Travel Blogger per necessità, non per passione

Gestire la necessità di spendere tutti i propri soldi e perchè proprio in viaggi

Io, me e me stessa

8/3/20251 min read

C’è chi viaggia per passione, chi per lavoro, e poi ci sono io: travel blogger per necessità.
Perché? Perché se smetto di viaggiare, non mangio.

Avrei potuto scegliere una vita normale, con un mutuo, una macchina e un frigo pieno. Invece ho scelto di fare la valigia e vivere con la stessa stabilità finanziaria di una connessione Wi-Fi in ostello.

Il mio conto in banca? Un diario dei luoghi in cui non posso più permettermi di tornare.
Le mie spese fisse?

  • Voli prenotati anni in anticipo senza sapere se avrò le ferie.

  • Calamite e preziosi souvenir.

  • Cene in ristoranti italiani di tutto il mondo.

Ho un moroso che investe in fondi di investimento, risparmia soldi, mi dice come dovrei spendere i miei. Io investo in esperienze uniche ed emozioni. Perchè la vita è una sola e non intendo sprecarla.

E no, non è una vacanza continua. È una guerra aperta contro i ritardi di Rayanair, gli alloggi pieni di muffa e l'indolenza organizzativa pre-partenza del mio moroso.

Ogni volta che torno a casa, la domanda è sempre la stessa:
“Ma quindi, quanto avete speso?”
E io ogni volta rispondo:
“No dai poco, potevamo spendere molto di più. Poi, nonostante i ritardi di Daniele, sono riuscita a trovare un volo a pochissimo, gran bazza!”

La verità è che non ho scelto di viaggiare per raccontarlo.
Ho iniziato a raccontarlo perché altrimenti non potevo più permettermi di viaggiare.

Ma hey, almeno ho una gran bella gallery su Instagram (molto migliorata e più popolare da quando sto con il mio attuale moroso), un passaporto con un sacco di timbri e una bellissima collezione di calamite.

Firmato: il moroso